Quattromila persone, hanno assistito ieri mattina presso il tempio di Abu Simbel al secondo allineamento solare dell’anno.
Tutto è iniziato quando i raggi del sole sono entrati per 54 metri all’interno del tempio, passando per la sala ipostila fino al Sancta Sanctorum dove si sono posati sul volto della statua di Ramses II.
Il sole illumina parzialmente anche le statue sedute accanto a Ramses II: Ra-Harakhti (il falco col disco solare), Amon-Ra (dio del sole) mentre Ptah (dio delle tenebre) rimane in ombra tutto l’anno.
Ramses II è stato il terzo faraone della XIX dinastia, considerato il faraone più potente e celebrato d’Egitto ed era marito della bellissima Nefertari.
Il fenomeno si verificava da quasi 33 secoli solo due volte l’anno:
il 21 febbraio, giorno dell’ascesa al trono di Ramses II
il 21 ottobre, giorno del compleanno di Ramses II
La costruzione della grande diga di Aswan che ha formato il lago Nasser ha però cambiato le date.
Per salvare il tempio dall’innalzamento delle acque del Nilo, è stato necessario spostarlo indietro di 210 metri e più in alto di 64 metri.
I lavori durarono dal 1964 al 1968 con l’impiego di oltre duemila uomini, guidati da un gruppo di esperti cavatori di marmo italiani, messi insieme dall’azienda italiana IMPREGILO e provenienti da Carrara, Mazzano e Chiampo e uno sforzo tecnologico senza precedenti nella storia dell’archeologia.
Gli ingegneri responsabili delle ciclopiche e delicate operazioni di smontaggio e rimontaggio dei monumenti hanno pensato alla fondamentale caratteristica del tempio, riuscendo a spostare le date dell’allineamento col sole di un solo giorno.
Pertanto dal 1968 ora le nuove date sono: 22 febbraio e 22 ottobre.