Gli egizi erano molto religiosi, credevano nell’aldilà, nel paradiso, per loro la morte era la porta per una nuova vita, a patto che il corpo del defunto restasse integro.
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Ecco il motivo della mummificazione. Parte di questo processo era l’estrazione dei visceri che venivano riposti in quattro recipienti, di solito in onice, detti vasi canopi. I vasi venivano chiusi con coperchi che rappresentavano le teste dei quattro figli di Horo:
Hamset (testa umana) per il fegato,
Hapi (testa di babbuino) per i polmoni,
Kebehsenef (testa di falco) per gli intestini,
Duamutef (testa di sciacallo) per lo stomaco.
I vasi venivano quindi riposti in una cassetta protetta dalle 4 dee: Iside, Nephtys, Neith e Selkis.
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I vasi canopi del giovane faraone Tutankhamon, morto all’età di 19 anni, sono di una bellezza struggente.
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