Perché tutti in gioventù abbiamo avuto un sogno, chi voleva essere un astronauta, chi un pilota di aereo, chi un calciatore, chi un medico, chi un riccone, io un archeologo. Ricordo ancora la mia felicità quando sotto l’albero trovai il libro “Civiltà sepolte”, il più bel regalo di Natale della mia adolescenza. Avevo 14 anni, da allora sono appassionato di storia delle antiche civiltà scomparse. Assiri, Babilonesi, Ittiti, Maya, ma chi più di tutti mi ha affascinato sono loro: gli Egizi. Ecco il motivo per cui ho scritto questo libro, perché l’Egitto da molti anni è il mio grande sogno, un sogno che spero realizzare quanto prima. Calpestare la sabbia del deserto per vedere e toccare le piramidi, la Sfinge, le statue, i bassorilievi, i templi dalle magnifiche colonne, le splendide decorazioni delle tombe, i geroglifici, che incisi sulla pietra raccontano le gesta dei faraoni e del loro mitico popolo. Straordinarie opere capaci di sfidare il tempo e suscitare in noi, civiltà del secondo millennio, tutta la nostra meraviglia e ammirazione per la loro grazia, bellezza e potenza.Spero di trasmettere, a tutti coloro che leggeranno la storia di Marco, le stesse sensazioni ed emozioni che ho provato io nello scriverla.